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Il Braccio Portavideo

paoloc
23 Gen 2017
Blog, Novità

Il continuo utilizzo di Pc può causare una serie di disturbi di origine posturale.

Un errato posizionamento del monitor causa dolori ed affaticamento.

Dotare il proprio schermo di un braccio portavideo, permette di adattare dinamicamente la postazione a persone di qualunque statura, rispettandone le esigenze.

Il posizionamento laterale del monitor provoca indolenzimenti del collo e squilibrio posturale, ed è tipico di chi riceve persone, e non vuole l’intralcio del video. Se il tempo dedicato alle persone è minore o uguale a quello impiegato nella digitazione, è consigliabile dotarsi di un braccio portavideo per spostare facilmente e rapidamente il monitor di fronte a sé quando si digita, e lateralmente per il tempo in cui si ricevono persone. Il braccio facilita la condivisione del video con i nostri ospiti, per esempio per presentare un documento, foto o filmati.

Regolare l’altezza del video evita il sovraccarico cervicale.

Grazie al braccio portavideo possiamo variare la profondità del monitor tutte le volte che vogliamo, in modo facile e veloce, così non ci si incurva in avanti e ci si appoggia meglio allo schienale della sedia.

Regolare l’inclinazione del video serve ad evitare fastidiosi riflessi ed avere una visione migliore, soprattutto se si portano lenti, ed in particolare le bifocali.

Evitare le torsioni

E’ raccomandabile tenere monitor, documenti e tastiera allineati alle spalle per evitare posture dannose. Il braccio portavideo concorre a mantenere l’allineamento.

Vantaggi:

Regolazione in altezza = meno stress alla cervicale ed alla schiena

Regolazione in profondità = minor affaticamento della vista

regolazione laterale = allineamento, no torsioni

uso semplice ed intuitivo

scrivania più spaziosa, ordinata e pulita

allineamento monitor/documento/tastiera/spalle

ERGONOMIA IN UFFICIO: LAVORARE IN PIEDI O SEDUTI?

paoloc
20 Gen 2017
Blog, Novità

Il nemico numero uno del benessere è uno stile di vita sedentario: muoversi, soprattutto nell’ambiente ufficio dove trascorriamo 8 ore al giorno, contribuisce a migliorare la qualità della vita e il rendimento.

Come conferma questo articolo tratto dalla rivista “Starbene” l’alternanza tra la postura seduta e quella in piedi è la migliore soluzione per il nostro benessere.

L’arredamento per ufficio si adegua, proponendo soluzioni che assecondano al meglio questa necessità per il benessere dei lavoratori.

Passiamo l’equivalente di 17 anni della nostra vita seduti su una sedia, e altri 11 in poltrona davanti alla tv. Un italiano su tre non fa lavori “attivi” o sport di alcun tipo. Il risultato? Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, dallo scarso movimento dipendono il 30% delle malattie cardiache, il 27% delle diagnosi di diabete, oltre il 20% dei tumori al seno o al colon.

La soluzione, grazie alle ultime scoperte, è più semplice del previsto: basta stare in piedi più spesso che puoi! Uno studio dell’Università di Chester (GB) ha calcolato che se lavori per 3 ore in posizione eretta consumi fino a 144 calorie. Ma, soprattutto, fai bene al tuo organismo (e vivi di più, secondo altri studi). Ecco come mettere in pratica, subito, le indicazioni dei ricercatori.

 

Non superare le 8 ore “di sedia”

Come capire se sei sedentaria al punto da mettere a rischio, se non inverti la rotta, la tua salute? «Non esiste una soglia precisa, ma potremmo fissarla a 8-10 ore di sedia (o divano) ogni giorno», spiega Filippo Camerota, fisiatra e dirigente medico del Policlinico Universitario Umberto I di Roma.

«Non è difficile raggiungerla, basta pensare a tutto quello che facciamo in posizione seduta: lavorare al computer, leggere o studiare, pranzare o cenare, guidare l’auto, spostarsi in treno o in aereo…».

Secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal, se riuscissimo a ridurre a 3 ore il tempo di sedentarietà in una giornata, la nostra vita potrebbe allungarsi di 2 anni. Ma è molto difficile, visti gli stili di vita che ci impone la società di oggi. A meno che non ci arriviamo a piccoli passi, iniziando ad alzarci più spesso.

 

Allenati a tirarti su

«Per abituarsi a stare più in piedi che seduti occorre imparare a sfruttare le tante occasioni per farlo che ti si presentano nel corso della giornata», suggerisce Camerota. «Al lavoro, evita di telefonare al collega nell’altra stanza, ma alzati e vai a parlargli di persona. Usa apposta la stampante più lontana dalla tua postazione: a fine mese avrai fatto chilometri!

Cerca, poi, di alzarti dalla scrivania almeno ogni mezz’ora, anche solo per 2-3 minuti. Se usi l’auto, parcheggia un po’ più lontano dalla tua destinazione; in autobus, scendi una fermata prima di quanto ti sarebbe più comodo». Sembrano piccole cose, ma sono in realtà accorgimenti molto importanti, in certi casi “salvavita”:

«Per stare bene l’organismo ha bisogno di mantenersi in continua attività: le articolazioni vanno tenute in esercizio, tutti i giorni, anche nei modi più banali. I muscoli, se non utilizzati costantemente, perdono tono. Le capacità propiocettive, che ti permettono di reagire agli stimoli esterni e di mantenere l’equilibrio, si indeboliscono e non si possono più recuperare completamente», spiega il fisiatra.

 

Impara a scaricare il peso del corpo

Se abituarsi a passare più tempo in piedi è importante, non bisogna però esagerare, perché rischi di affaticare troppo la schiena. «Se sei costretta a stare a lungo ferma in stazione eretta, magari in coda, cerca un qualunque rialzo o gradino dove appoggiare un piede, in modo da non sovraccaricare la colonna. E sposta spesso il peso da una gamba all’altra», suggerisce il nostro esperto.

«In cucina, appoggia il bacino al lavello quando lavi i piatti o al piano di lavoro quando prepari la cena; mentre ti lavi i denti o rifai i letto, cerca sempre di piegare le gambe, in modo da non incurvare troppo la schiena verso il basso. Questi piccoli movimenti sono una forma di riposo attivo, perché cambiare posizione è indispensabile per la salute».

Aggiungi una passeggiata quotidiana

Quando ti sarai abituata a stare più tempo in piedi, ti verrà più voglia di muoverti, in primis di camminare. «Ottimo! Fa bene al cuore, tiene sotto controllo la glicemia, ti aiuta a bruciare calorie. Ma devi allenarti con criterio: comincia con 15-20 minuti al giorno, a passo medio, per poi arrivare gradualmente ai tre quarti d’ora a passo svelto», conclude l’esperto.

 

Lo sport, da solo, non basta

L’esercizio fisico non è sufficiente per fronteggiare i danni della sedentarietà, a prescindere da quanto spesso tu vada in palestra o pratichi una qualunque disciplina. Lo dimostrano diverse ricerche scientifiche: secondo uno studio della svedese Karolinska Institute, per ogni ora in più trascorsa sul divano aumentano del 26% le possibilità di sviluppare il diabete, e questo a prescindere dallo sport praticato.

«C’è inoltre il rischio che chi si muove poco tenda a esagerare quelle poche volte che fa sport, sfiancandosi in workout estremi senza avere il giusto allenamento e senza il necessario riscaldamento», dice il dottor Camerota. «In questi casi, non solo l’attività fisica non apporta alcun vantaggio, ma risulta addirittura controproducente».

Tieni conto, poi, che non tutti i tipi di movimento sono ok in caso di malattie già in atto: per un cardiopatico, per esempio, salire le scale può non essere consigliabile; meglio le passeggiate. Chi ha problemi articolari deve evitare le scale e le lunghe camminate, ma preferire sport in assenza di carico articolare come le discipline in acqua. Per gli ipertesi sono ok attività a bassa intensità, che mantengano il cuore sotto le 120 pulsazioni al minuto.

(Fonte : Starbene)

 

 

 

 

LA SEDUTA ATTIVA

paoloc
13 Gen 2017
Blog, Novità

IMMAGINE 1

Seduti su una HÅG Capisco sperimenterete grande libertà di movimento, la possibilità di

cambiare posizione e un modo naturale di sedersi. HÅG Capisco ti permette di stare seduto

a lungo senza stancarti, grazie alla leggera oscillazione controllata che partendo da un punto

di equilibrio segue i movimenti del tuo corpo. E’ il corpo che controlla la sedia, decidendo

quando spostarsi o quando rimanere fermo in una posizione.
IMMAGINE 3

La seduta a sella permette di scaricare a terra buona parte del peso e di preservare l’assetto

fisiologico della colonna vertebrale. La forma dello schienale poi offre grande libertà alle spalle

ed alle braccia e garantisce allo stesso tempo il corretto sostegno alla schiena.

 

PERCHE’ SCEGLIERE CAPISCO

IMMAGINE 4

Capisco è disponibile nella versione completamente in plastica colorata, con cuscino imbottito

o completamente imbottita, mantenendo ogni funzionalità e caratteristica ergonomica.

E’ una sedia perfetta per un ufficio dinamico, per un home office oppure per la camera dei ragazzi.

E’ molto facile da regolare (l’altezza e la profondità del sedile e l’altezza dello schienale sono regolabili)

per adattarla al proprio corpo ed avere il giusto sostegno proprio dove serve.

Lo schienale ed il sedile oscillano dolcemente ad ogni movimento del tuo corpo

(anche la tensione dell’oscillazione è regolabile ed il meccanismo può essere bloccato), per mantenere

sempre la dinamicità della colonna vertebrale e dei muscoli. La forma particolare del sedile a sella,

permette di tenere una postura naturale, con angolo aperto tra il busto e le gambe, che facilita la respirazione

e quindi migliora la circolazione del sangue. Il risultato è un livello di concentrazione prolungato,

ed una maggiore capacità di attenzione.

 

VEDI SOLUZIONI ERGONOMICHE

 

 

Arredare l’ufficio: colori ed effetti psicologici

paoloc
28 Apr 2016
Blog

gap 3

Nella scelta dell’arredamento per l’ufficio, il dirigente può optare per diversi colori: ognuno di questi ha differenti effetti psicologici.

Uno degli obiettivi del dirigente perfetto è quello di creare uno spazio di lavoro in cui i dipendenti siano felici di arrivare ogni mattina. Gli esperti di psicologia forniscono a tal proposito una serie di consigli sui colori che è possibile utilizzare per le pareti: a quanto pare, ogni diverso colore ha dei differenti effetti psicologici in tutto il team, che vanno dalla calma alla creatività, per finire all’entusiasmo.

 

Vediamo dunque come i colori e le sfumature possono aiutare a trasformare l’ufficio aziendale e a stabilire l’ambiente desiderato. Rosso e arancione in ufficio, anche in piccole quantità, sono in grado di creare un ambiente energico. Vanno usati con parsimonia, altrimenti colori così forti possono evocare aggressività o stress.

Le aziende che utilizzano il giallo e i colori genericamente luminosi desiderano creare un senso di felicità a quei dipendenti inclini a noia o infelicità. Psicologicamente, il colore giallo aumenta l’autostima perché viene spesso associato con l’allegria. Anche in questo caso, va usato con parsimonia, poiché un uso eccessivo può creare invece agitazione.

Blu e verde sono colori comunemente presenti in natura e possono avere un effetto calmante anche in un ufficio. Vanno usati soprattutto per combattere lo stress. Benissimo in tal senso anche le piante.

Se il vostro ufficio ha poche finestre o soffitti bassi, prendete in considerazione i colori pastello per le pareti, come pesca o lilla: illumineranno l’ufficio e possono essere anche questi utili in ambienti di lavoro stressanti che richiedono un’atmosfera rilassante.

(Fonte Manager online)

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